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Tre giorni di contrabbasso ad Alessandria

I premi assegnati a tre giovani italiani

Sono convenuti da tutt'Italia, contrabbassi e contrabbassisti, ad Alessandria, in occasione del Concorso nazionale di esecuzione per Contrabbasso Werther Benzi, riservato agli studenti iscritti al sesto e settimo anno e ai neodiplomati dei Conservatori e istituti musicali pareggiati.
Il premio, del quale è presidente fondatore il M° Emilio Benzi, figlio di Werther, è sorto dall'amore per la musica, ed in particolare per il contrabbasso, di due coniugi, Gustavo e Delfina Ivaldi che con un lascito istituirono una borsa di studio per il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria.
In seguito, nel 1956, l'ultimo dei due destinò una parte della somma espressamente alla Classe di Contrabbasso.
Inizialmente il denaro a disposizione veniva usato per completare le strutture della classe, come per l'acquisto e la manutenzione degli strumenti; in seguito si pensò di utilizzarne una parte per conferire un premio intitolato a Werther Benzi, il grande docente che per lunghi anni formò schiere di contrabbassisti affermatisi sia come orchestrali sia come solisti e che tanto ha contribuito a valorizzare questo strumento insostituibile in orchestra.
Col tempo l'onere del concorso è stato assunto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha fatto suo il nobile scopo del premio: invogliare i giovani allo studio del contrabbasso.
E la serata inaugurale ha subito contribuito allo scopo presentando il concerto del Quartetto di contrabbassi Un'ottava sottosopra, formato da Luca Cola, Andrea Pighi, Antonio Sciancalepore e Massimo Taddei che hanno eseguito uno scintillante programma che andava dal Summertime di Gershwin alla Carmen di Bizet, da New York, New York di Kander ad un arrangiamento della... Quinta di Beethoven.
Dopo la prova eliminatoria e la semifinale di venerdì, si è svolta sabato la finale con l'esecuzione di un concerto scelto dai candidati fra quelli proposti di Dragonetti, Geissel, Vanhal, Koussewitzki e Bottesini e con l'accompagnamento al pianoforte della prof.ssa Mariangela Arnaboldi.
La commissione giudicatrice, composta in ottemperanza allo statuto del premio, era costituita dal direttore del Conservatorio Vivaldi, maestro Federico Ermirio, dal docente titolare della cattedra di Contrabbasso, maestro Pietro Giacobbe, e da due contrabbassisti italiani di chiara fama, Enzo Ferraris, già docente a Torino, concertista e direttore d'orchestra e Antonio Sciancalepore, primo contrabbasso dell'orchestra nazionale di Santa Cecilia e allievo di Emilio Benzi. Presiedeva la giuria Luciano Chailly, compositore, già direttore artistico della Scala di Milano, del Carlo Felice di Genova e dell' Orchestra Sinfonica della Rai di Torino.
Sono stati assegnati tre premi, ambiti sia per il prestigio che ne deriva, sia per l'apprezzabile consistenza.
Il primo premio, intitolato a Werther Benzi, è costituito da tre milioni, più uno stage di un anno presso l'Accademia di alto perfezionamento di Biella. E' previsto inoltre un recital da tenere durante la prossima edizione del premio, fra due anni; il secondo, in ricordo di Gustavo e Delfina Ivaldi, da un milione e mezzo più un concerto per l'associazione musicale Emma Maria Ferraris di Alessandria; il terzo, intitolato al prof. Carlo Capriata, da 750.000 lire e da un concerto da svolgere nelle attività serali del Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
Sabato sera sono stati proclamati i vincitori: 1° Saverio Ruggeri di Taranto, 26 anni, allievo di Massimo Giorgi del Conservatorio Latina;
2° Federico Marchesano, 22 anni, e 3° Davide Vittorie, 23 anni, entrambi allievi di Emilio Benzi, che dopo essere stato per molti anni titolare della cattedra di Alessandria, è ora docente a Torino.
Sono questi i nuovi talenti ai quali il concorso Werther Benzi contribuisce ad aprire la strada del successo, così come è stato per il vincitore dell'edizione precedente, Francesco Siragusa, che venerdì sera ha eseguito, come previsto dallo statuto, un applauditissimo concerto, eseguendo musiche di Eccles, Fryba e Bottesini, accompagnato dal pianista Giuseppe Puopolo.

Fiorenza Ottani
Tratto da Tema con Variazioni, mensile dell’Orchestra Filarmonica di Torino


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